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Testo

PALAZZOIRREALE pone le sue fondamenta sull’immaginazione e su tutto ciò che nel tempo prenderà forma come una nuova narrazione di famiglia e del territorio del Monferrato.
Partendo dal luogo e dalla storia che esso racchiude nella sua autenticità, si pongono le basi per un nuovo racconto con riferimento all’immaginario utopico della creazione di uno spazio, fisico e mentale, che possa contenere e ospitare interventi di artisti, attraverso opere d’arte realizzate per esso come pure opere scelte all’interno di una visione specifica. In questo contesto nasce anche il progetto fotografico che colleziona sguardi sul luogo e sulla sua relazione con il progetto e con il territorio.

PROGETTO
Il desiderio della famiglia Bosca di raccontare una nuova pagina degli spazi che per lungo tempo hanno ospitato, e in parte ancora ospitano, l’azienda di famiglia trova il suo sviluppo attraverso un progetto di Polina Bosca con il contributo di Diana Berti (architetto e responsabile creativo) e di Giorgio Galotti (gallerista e curatore indipendente).

DOVE
Gli spazi in cui prende vita PALAZZOIRREALE sono quelli di Via Luigi Bosca,2 a Canelli in provincia di Asti. Ne fanno parte edifici molto diversi tra loro che negli anni hanno espletato precise funzioni e che in parte ancora oggi vengono utilizzati per la produzione di alcuni dei vini di Bosca Spa.

QUANDO
Settembre 2024 ha segnato l’inaugurazione di PALAZZOIRREALE e della sua prima mostra, dando il via a un percorso di valorizzazione artistica e culturale. Il progetto si inserisce all’interno della tradizione “controtendenza” della famiglia Bosca, da sempre pioniera nel pensare e produrre innovazione attraverso il vino, e oggi anche attraverso l’arte.

Dopo un periodo di sospensione dedicato all’ampliamento degli spazi, maggio 2025 segna una nuova tappa fondamentale: per la prima volta vengono aperti al pubblico alcuni ambienti delle storiche Cantine Cattedrali Sotterranee, Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO, custodite sotto lo stesso sito di via Luigi Bosca. Un’apertura che unisce l’esperienza sensoriale della materia e della storia del vino a quella della visione artistica, creando un dialogo tra luce e buio, sopra e sotto, passato e presente.